Come si valuta una motocicletta incidentata?
Summary
Un incidente stradale è un evento che non si augura a nessuno. Tutti noi, del resto, sappiamo quali possano essere le conseguenze di un sinistro, con gli inevitabili danni economici che, purtroppo, spesso si legano a conseguenze fisiche che certamente […]
Un incidente stradale è un evento che non si augura a nessuno. Tutti noi, del resto, sappiamo quali possano essere le conseguenze di un sinistro, con gli inevitabili danni economici che, purtroppo, spesso si legano a conseguenze fisiche che certamente fanno pensare.
Tralasciando per un momento quest’ultimo aspetto, a seguito di un incidente non è raro che i mezzi coinvolti finiscano per diventare inservibili. Accade per i mezzi strutturati, come per esempio le auto, avviene con le moto, che ovviamente finiscono per essere tra gli anelli deboli della circolazione stradale assieme a biciclette, monopattini e, ovviamente, persone a piedi.
A fatto avvenuto, e una volta che ci si sia sincerati che dal punto di vista fisico sia tutto a posto, il primo pensiero va allo stato del mezzo coinvolto. A quel punto, è fondamentale capire come si valuta una motocicletta incidentata, giacché da questa azione dipendono tutta una serie di azioni dirette e conseguenti.
Qualche ragionamento preliminare lo possono fare tutti. Il primo, automatico perché coinvolge fin da subito il guidatore, è relativo alla possibilità, o meno, di rimettersi in sella. Una volta verificate le proprie condizioni, una rapida verifica al motociclo consente di capire se il medesimo possa essere utilizzato, o abbia l’assoluta necessità di essere portato da un meccanico col carroattrezzi.
Nel primo caso, il quadro è ragionevolmente più sereno; nel secondo, invece, lo stesso si complica. Se si comprende che la moto non può essere più utilizzata nelle condizioni in cui si trova, infatti, c’è bisogno di comprendere quali siano le alternative da percorrere. La necessità da cui non ci si può sottrarre è liberare la strada dal mezzo e portarlo in un luogo adatto, sia quest’ultimo il cortile di casa, oppure l’officina di fiducia.
A bocce ferme, bisogna poi entrare nel merito del danno subito, quantificandolo nella misura giusta per analizzare l’opportunità di aggiustarlo, oppure no.
Le insidie economiche di un incidente
Ogni motocicletta è differente. Pensiamo, per esempio, alle modifiche che ogni proprietario può fare a singole parti per renderle più aderenti al suo modo d’essere. Ce ne sono di svariati tipi, coinvolgono praticamente qualsiasi componente possa essere sostituito e aumentano, di gran lunga, le valutazioni economiche dei mezzi.
Se questo è il presupposto di partenza, capita che a seguito di una caduta, di uno scontro o della perdita del controllo in strada, sia necessario entrare nel merito di come si valuta una motocicletta incidentata. Lo si fa, di solito, quando bisogna capire se il costo della riparazione è congruo rispetto al valore residuo del mezzo.
Quando la bilancia tra le due operazioni sta in piedi, l’intervento del meccanico diventa la strada maestra. Se, però, i due indici non collimano a dovere, si finisce per andare incontro a spese superiori a quanto il motociclo valga sul mercato, rendendo di fatto il recupero una perdita economica. In queste situazioni, le strade obbligate sono due: rottamare il mezzo, disfandosene, oppure venderlo a qualcuno che possa dargli un valore a prescindere dal danno subito.
L’occhio esperto al servizio di chi non lo è
Il mercato delle moto è in crescita. Questo, a prescindere dal fatto che all’uscita dal concessionario il motociclo nuovo perda un quarto del suo prezzo d’acquisto. Questa regola, unita a quella che verifica lo stato delle manutenzioni, gli anni di vita e i chilometri percorsi, è alla base di come si valuta una motocicletta incidentata.
Un esperto del settore può garantire una quantificazione corretta da cui partire. Chi queste competenze non le ha, invece, finisce per buttare lì numeri a caso, non dando il giusto valore al mezzo che ha subito un incidente.
La ricetta, insomma, è quella più diretta. Rivolgersi a chi ne sa davvero, alla ricerca di un valore congruo per sé e per la controparte.