Industria

Il taglio plasma nel mondo della saldatura

Summary

Nell’ambito professionale di molte aziende e dell’industria in generale, uno degli attrezzi sicuramente più utilizzati anche con le tecnologie attuali a nostra disposizione, è sicuramente la macchina a taglio plasma, che nel mondo della saldatura è fondamentale che l’operatore professionista […]

Nell’ambito professionale di molte aziende e dell’industria in generale, uno degli attrezzi sicuramente più utilizzati anche con le tecnologie attuali a nostra disposizione, è sicuramente la macchina a taglio plasma, che nel mondo della saldatura è fondamentale che l’operatore professionista abbia tra le mani, tutta l’attrezzatura disponibile per poter eseguire sempre un miglior lavoro possibile.

Naturalmente ogni macchina da taglio plasma è differente anche a seconda dell’utilizzo, dell’industria a cui dovrà servire, della sua specifica necessità nel tempo. In commercio si trovano non poche macchine e saldatrici la quale vengono costantemente adoperate, soprattutto a livello professionale, tuttavia spesso chi non è nel settore, sottovaluta fortemente la differenza tra i dispositivi adoperati. Ad esempio non molti sanno che invece nella carpenteria, uno degli strumenti più utili è sicuramente la saldatrice inventer di tipo arco, con funzione di unire in modo permanente in un giunto, due pezzi separati di materiale metallico, utilizzando il processo della saldatura.

Saldatrici e macchine per il taglio plasma

In breve la macchina a taglio plasma, si presenta con diverse strutture e caratteristiche meccaniche. Generalmente con un banco, vengono utilizzate delle lamiere che vengono caricate durante la lavorazione del materiale. Sopra questo banco, viene fatto scorrere un portale, dove poi verrà montata la cosiddetta ‘testa’ per eseguire il taglio al plasma. Il plasma della macchina non è altro che un gas ionizzato ad altissima energia, che tramite una serie di movimenti in tre assi (x,y,z) mentre la testa per il taglio viene mossa con accurata precisione verso una specifica traiettoria per il tipo di taglio.

Quindi il taglio plasma viene eseguito attraverso un fascio di plasma che sarà il grado di separare perfettamente la materia, portandosi ad un’alta temperatura, anche in versione bevel per tagli inclinati. Il terminale positivo del taglio plasma è collegato al metallo base che, all’interno della torcia, renderà positivo anche la superficie del metallo, invece con la presenza dell’elettrodo negativo si genera una differenza polare che andrà a generare l’arco elettrico.

Al momento della reazione tra aria compressa e arco elettrico, la costituzione cambia, si avrà una miscela di ioni positivi e di elettroni liberi. All’accensione della fiamma, questa miscela si attiva e sarà effettivamente questo a tagliare il metallo anche se di base, saranno principalmente due i tipi di taglio plasma nell’industria.

Industria e saldatura

Questa attrezzatura potrebbe avere dei malfunzionamenti o magari potrebbero essere necessari delle sostituzioni, come su https://www.arcotecnicasrl.it, che se al professionista serve una determinata macchina da taglio laser, dovrà necessariamente procurarsi quella giusta. Una volta compreso la funzionalità e l’utilità, si deve anche saper scegliere quello giusto.

Intanto si deve sapere che il compressore potrà essere inglobato all’interno del taglio plasma o fuori, la differenza sarà che all’interno sarà più facile il trasporto, rispetto magari a un generatore inverter che invece avrà la necessità del compressore esterno, da questo si dovrà decidere se procedere con la scelta del cutter al plasma.

La capacità del taglio netto del metallo o della separazione, sono concetti diversi. Il taglio netto si base sullo spessore che il taglio è in grado di fare con precisione, senza lasciare sbavature o imperfezioni. Invece per separazione si intende la capacità del taglio di separare un particolare metallo, senza tuttavia rimarcare l’importanza dell’estetica del taglio.
Naturalmente è fortemente consigliato un taglio con capacità tra il 20 e il 30% maggiore in correlazione agli spessori con cui si taglia solitamente, in modo che i tagli eseguiti saranno sempre precisi, senza eccessivi problemi meccanici o di surriscaldamento per l’uso continuativo.

Infine abbiamo la suddivisione ad innesco, cioè quando nell’arco di taglio vi è un’elevata frequenza in HF, dando così la capacità al generatore di utilizzare l’arco di taglio senza che la torcia tocchi il metallo che si andrà a tagliare. Invece il metodo tradizionale per eccellenza è sicuramente l’innesco a contatto, che l’operatore toccherà con il terminale nella torcia in relazione con il pezzo che si andrà a tagliare. Questa modalità è principalmente utilizzata quando si adoperano i banchi automatici.