Chi ha inventato il dentifricio?
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Una delle domande più comuni che molte persone e soprattutto i bambini si pongono riguarda chi ha inventato il dentifricio, e a tale proposito la risposta è breve ed esaustiva anche se merita degli approfondimenti. Questo prodotto per l’igiene della […]

Una delle domande più comuni che molte persone e soprattutto i bambini si pongono riguarda chi ha inventato il dentifricio, e a tale proposito la risposta è breve ed esaustiva anche se merita degli approfondimenti. Questo prodotto per l’igiene della bocca e delle cavità dentali era infatti già in uso seppur in modo diverso in tempi molto lontani. A tale proposito, ecco cosa c’è da sapere in merito a chi ha inventato il moderno dentifricio e quali sono le sue origini.
I primi dentifrici della storia
Il dentifricio ha una lunga storia che risale all'antico Egitto; infatti, le popolazioni di questo territorio del nord Africa amavano lavare i denti con prodotti naturali completamente diversi da quelli in uso oggi. Per fare alcuni esempi, usavano una mix di gusci d'uovo, zoccoli di bue e mirra macinata. Diverse civiltà invece utilizzavano gusci di ostriche, corteccia, cannella e persino carbone. I romani ad esempio aggiungevano più aromi per aiutare a combattere l'alitosi, oltre a polvere di carbone e corteccia. I cinesi infine optarono per ginseng, mentine e sale. Ovviamente questi dentifrici primordiali se da un lato servivano per sbiancare i denti, dall’altro molto probabilmente causavano un costante sanguinamento gengivale. Nell’era moderna questo problema cominciò a risolversi; infatti, nel 1800 circa al posto delle suddette sostanze abrasive e rigide fu inserito del sapone in polvere che all'epoca veniva venduto in piccole scatole. Ci è voluto tuttavia circa un altro secolo prima che il dentista americano Washington Sheffield avesse un'idea pratica ossia quella di formulare una crema da denti in un tubo, come quella che usiamo oggi. Tuttavia mancava ancora un ingrediente chiave ossia il fluoro.
Il fluoro
Il fluoro è un minerale che oggi è considerato ideale per prevenire la carie. Dagli anni '50, il dentifricio contenente tale sostanza cominciò a fare la sua apparizione sugli scaffali dei negozi e due illustri chimici di nome William Nebergall e Joseph Muhler sono oggi riconosciuti nella National Inventors Hall of Fame in quanto la loro ricerca ha portato alla creazione del moderno dentifricio. Successivamente è stato perfezionato dallo svedese Yngve Ericsson che ne ha sviluppato proprio uno al fluoro molto simile a quello in uso oggi.
Il primo tubetto
La storia del moderno dentifricio ossia quello nel tubetto come già in precedenza accennato risale alla fine del 1886. Il primo infatti è stato inventato dal dottor Lucius Sheffield che ha introdotto la sua pasta in un tubo al costo di 25¢ di dollaro che per quel tempo non erano pochi. Questa fu un’innovazione rivoluzionaria poiché il dentifricio prima del 1886 veniva distribuito in barattoli, e la produzione era di una nota ditta che ancora oggi va per la maggiore nel settore. Fino al 1945, i dentifrici contenevano sapone ma subito dopo questa data, fu sostituito da altri ingredienti per trasformare la pasta in una sostanza liscia, e ciò fu possibile grazia all’aggiunta del lauril solfato ossia un ingrediente molto comune nel prodotto odierno. Nella seconda metà del ventesimo secolo sono stati poi sviluppati dentifrici per curare malattie e condizioni specifiche come la sensibilità dentale, mentre quelli al fluoro per prevenire la carie e che furono introdotti nel 1914. I più recenti progressi tecnologici hanno incluso doppio zinco e arginina che si rivelano eccellenti sostanze per la protezione contro placca, gengivite, macchie, tartaro e carie. Infine vale la pena sottolineare che i dentifrici oggi contengono tipicamente fluoro, coloranti, aromi, dolcificanti, nonché ingredienti che li rendono una pasta liscia, schiumosa e umida.